Bagno Vignoni
articolo scritto da Fabio Penna
Le Adler Thermae di Bagno Vignoni, immerse nello splendido paesaggio della Val d’Orcia, offrono la possibilità di passare incantevoli giornate per ritemprare lo spirito e aver cura del proprio corpo. Inoltre, la cittadina e le località vicine danno l’occasione per indimenticabili momenti di arte e cultura. Pienza è divenuta nel 1996, grazie al suo centro storico rinascimentale, un patrimonio naturale, artistico e culturale dell’Unesco e nel 2004 tutta la Val d’Orcia è stata dichiarata dall’ Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Concediamoci, allora, una breve escursione in questi luoghi incantati.
Adler Terme. Luogo incantevole, cibo di qualità, bellissima struttura, attenta cura del cliente: la Spa resort Adler Thermae di Bagno Vignoni è il posto ideale per chi desidera un periodo di relax e benessere. Poi vi sono le rinomate terme, già apprezzate dagli antichi romani. Tutto nasce dall’azione dell’acqua piovana che penetra nella terra e riscaldatasi liquefà i minerali e i composti sulfurei per poi riemergere nelle spaccature del terreno. I solfati e i carbonati rendono l’acqua di Bagno Vignoni ideale per l’organismo con effetti benefici per la pelle e le ossa.
Bagno Vignoni. Si affaccia sulla valle dell’Orcia la deliziosa cittadina di Bagno Vignoni, famosa per le sue terme.La capacità curativa delle sue acque era già nota agli antichi romani e nei secoli la cittadina è stata meta di soggiorni di Caterina da Siena, Lorenzo de’ Medici ed Enea Silvio Piccolomini (papa Pio II). Immersa nel Parco Artistico Naturale della val d’Orcia, Bagno Vignoni presenta nel suo centro una vasca rettangolare, risalente al Cinquecento, con all’interno una sorgente di acqua calda termale. Proprio questa vasca ha avuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo del villaggio poiché intorno ad essa vennero edificate case, locande e la chiesa di San Giovanni Battista. Grazie alla vicinanza della via Francigena i pellegrini diretti a Roma potevano fermarsi presso le terme per ristorarsi e, tornati nei loro paesi, diffondere la conoscenza della località. Le proprietà curative delle acque sono particolarmente efficaci nei confronti di problemi artritici e reumatici. Sito caratteristico è il Parco dei mulini che un tempo funzionavano grazie all’acqua termale.
San Quirico d’Orcia. San San Quirico d’Orcia è un comune che risale all’epoca etrusca come dimostrano le rovine trovate presso Vignoni e Ripa d’Orcia. Nel Medioevo, grazie alla prossimità con la via Francigena, la cittadina diviene un fiorente centro di commercio e luogo di sosta per i pellegrini. Nel 1154 il borgo è stato teatro dell’incontro tra Federico Barbarossa e gli ambasciatori del pontefice Adriano IV. Dopo esser finito sotto il dominio di Siena San Quirico d’Orcia subì pesanti devastazione che portarono alla decisione di rafforzare le fortificazioni. La località ha mantenuto il suo aspetto medievale e le sue mura orlate sono ancora oggi quasi integre. La collegiata dei santi Quirico e Giulitta si impone all’attenzione dei visitatori come uno degli edifici più belli e affascinanti di San Quirico. Impostata su di una croce latina a navata unica la chiesa esibisce una facciata occidentale adornata da un rosone e un maestoso portale con colonne tortili poggianti su leoni stilofori. Dei tre portali dell’edificio quello che affaccia sulla via Francigena viene tradizionalmente ritenuto di Giovanni Pisano. Figlio e collaboratore di Nicola, anche lui scultore e architetto, Giovanni Pisano è famoso principalmente per il suo intervento nel Duomo di Siena e la realizzazione delle relative statue. La facciata della chiesa è plasticamente movimentata e adornata da straordinarie sculture e originali doccioni a forma di animale. Per la chiesa di Sant’Andrea a Pistoia realizza un pulpito di grande bellezza caratterizzato da archi acuti, colonne poggianti su leoni stilofori, bassorilievi e statuette angolari. Connotato da una grande agitazione (esemplificata dalla accentuata torsione della testa dei leoni stilofori) è il pulpito del Duomo di Pisa. Tornando alla collegiata dei santi Quirico e Giulitta va ricordato come al suo interno siano conservate importanti opere artistiche come la statua del conte Enrico di Nassau e il trittico di Sano di Pietro con la Vergine, il Bambino e quattro santi.
Pienza. La splendida Pienza nasce dal desiderio di papa Pio II di dare un aspetto nuovo alla natia Corsignano rimodellandola secondo le teorie architettoniche rinascimantali. In tal senso la cittadina viene ricostruita ispirandosi a modelli di razionalità geometrica e agli ideali di armonia e funzionalità.Ne nasce così un centro urbano che ricorda la “città ideale” di Luciano Laurana. Personaggio fondamentale per la creazione di Pienza è l’architetto di Settignano Bernardo Rossellino, al quale si deve il progetto della caratteristica piazza principale. Ideata a pianta trapezoidale su di uno spazio angusto viene definata dalla disposizione del Duomo, del Palazzo Civico, del Palazzo Papale e del Palazzo Vescovile. Sfruttando al meglio la disposizone del Palazzo Papale e di quello vescovile su linee divergenti l’architetto toscano riesce a far sembrare più ampia la piazza e a regalare al Duomo un aspetto imponente. La morte di Pio II impedì la completa realizzazione del progetto. Altro sito interessante è il Duomo di Santa Maria Assunta al cui inteno è custodita l’ “Assunzione della Vergine tra Sant’Agata, i pontefici Pio I e Callisto e Santa Caterina da Siena”. Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, personalità notevole di pittore, architetto militare e scultore (assai abile nella fusione in bronzo) che opera nella seconda metà del Quattrocento. Il Vecchietta lavora soprattutto a Siena per l’ospedale di Santa Maria della Scala. Nella città del Palio, presso la Pinacoteca nazionale è conservato il fronte di armadio per reliquie in legno intagliato e dorato con dipinti i santi adorati a Siena. Nella collegiata di Castiglione Olona affresca insieme a Paolo Schiavo “Le storie dei santi Stefano e Lorenzo”.
Montalcino. Di origine etrusca, Montalcino in epoca medievale finì, a seguito della battaglia di Montaperti, sotto il dominio di Siena. Dopo la caduta di Siena nel 1555 la città diviene parte del Granducato di Toscana fino all’annessione al Regno d’ Italia nel 1860. Edificata su di un colle la cittadina è ancora protetta dalle mura duecentesche e dalla rocca del Quattrocento. La rocca, di pianta pentagonale, offre dalle sue torri una vista mozzafiato. Al suo interno custodisce lo stendardo della Repubblica di Siena dipinto dal Sodoma. Il vercellese Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, ha operato nella prima parte del Cinquecento a Siena e in Toscana. La sua straordinaria abilità nel coniugare un sentimentalismo percorso da una latente sensualità a uno sfumato di ascendenza leonardesca è evidente nell’affresco con “Santa Caterina cade tramortita dopo aver ricevuto le stigmate” di San Domenico a Siena. Suoi importanti affreschi si trovano nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Luogo di straordinario interesse è l’abbazia benedettina di S. Antimo che si ritiene sia stata edificata da Carlo Magno ed è considerata un gioiello architettonico del romanico toscano. Ripartita in tre navate trae ispirazione dall’abbazia di Cluny. Soppressa nel 1462 l’abbazia di S.Antimo nel 1979 diviene sede di una comunità monastica. Altro edificio notevole è la trecentesca chiesa di Sant’Agostino.
Photo workshop. La Val d’Orcia è stata teatro (dal 10 al 13 aprile) di un workshop fotografico condotto da Sandro Santioli. Avendo come base San Quirico d’Orcia il gruppo di fotografi ha potuto immortalare fonti termali naturali, siti per l’estrazione del marmo travertino, importanti cantine e paesaggi indimenticabili. Sandro Santioli è uno dei più importanti fotografi di paesaggio italiani. Profondo conoscitore del mezzo fotografico egli eccelle sia nei reportage che nella fotografia creativa e collabora con prestigiose riviste geografiche e di viaggio. Tante le sue mostre fotografiche dalle personali (circa trenta) alle collettive. Per saperne di più: www.sandrosantioli.com o sandrosantioli.wordpress.com.
Hotel Adler Thermae
0577 889001
I – 53027 Bagno Vignoni – San Quirico d’Orcia
Siena – Italia